Siamo in provincia di Cuneo, nel grazioso e tranquillo borgo di Barbaresco (vicino Alba), nel meraviglioso territorio delle Langhe, ideale da visitare in diversi periodi dell'anno, ma al massimo della poesia in ottobre, dove le morbide colline si tingono della magia colorata dell'autunno, e la foschia vela di mistero i vigneti secolari.
Il Barbaresco è sicuramente uno dei grandi vini italiani, ma come tutti i vini di un certo calibro non è grande amico del portafoglio (un pò meno caro del Barolo) ; ma nel caso del prodotto base della celebre Cantina dei Produttori il rapporto qualità prezzo è eccellente.
Al naso si presenta con una buona eleganza e spiccata intensità. Note di ciliegia, frutti di bosco e caramello. Piacevoli sentori di caffè e liquirizia ma nel complesso rimane un pò chiuso. La bottiglia meriterebbe un'apertura anticipata di un paio d'ore rispetto alla degustazione.
In bocca entra deciso, il tannino si fa sentire, ha stoffa e promette un ottimo invecchiamento ben sorretto dalla notevole acidità. Nel breve restituisce una sensazione di astringenza che toglie un pò di equilibrio senza inficiare l'assaggio.
Rimane in bocca ben oltre i dieci secondi, con un finale un pò ammandorlato con ricordi di cacao amaro.
Consigliato con formaggi stagionati, paste con sughi importanti (ragu classico o con cacciagione) e risotti con salsiccia o a base di vino rosso. Se lo accompagnate ad una buona lasagna non sbagliate.
Curiosità: nelle grandi annate i crus storici del Barbaresco (terreni particolarmente vocati) vengono prodotti come riserva (invecchiamento 36 mesi), mentre nelle annate meno felici le loro uve concorrono alla produzione del base, incrementandone il livello qualitativo.
Il 2006 è da considerarsi un'annata ampiamente positiva, anche se il mitico Bruno Giacosa non la pensa cosi: Annata 2006 Barbaresco
16€ in cantina, nei grandi store o in enoteca lo si acquista con 2/3 euro in più.
Buona degustazione!
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