Tredicesimo disco in pubblicazione in appena 10 anni di carriera solista, uno dei musicisti più prolifici in circolazione.
Il country-rocker del North Carolina è balzato sotto le luci della ribalta nel 2001 con l'ottimo Gold, album farcito di un sound molto raffinato, con sfumature country e blues su un'ossatura essenzialmente rock, contenente uno degli inni più famosi dedicati alla grande Mela (New York, New York).
Le mode del tempo catalogavano l'artista come il genio del "alt-rock" o "country-rock", tenuto conto del successo ottenuto con i primi dischi con i Whiskeytown, del già citato Gold e di una facilità di scrittura di buone canzoni decisamente invidiabile, tanto da attrarre l'attenzione di artisti del calibro di Elton John, Adam Duritz (Counting Crows) e Noel Gallagher.
In realtà, dopo quel disco Ryan alternò album abbastanza ispirati (Love is Hell, Cold Roses, Jacksonville City Nights) a dischi decisamente tirati via o meno felici (Rock&Roll, Easy Tiger ecc).
Fino ad ora ha incarnato alla perfezione il clichè di genio e sregolatezza, artista pazzo e incostante, imprevedibile e poco incline alla stabilità.
Inutile dire che ha condito il tutto con dose abbondanti di alcool e droga che ne hanno condizionato l'ascesa soprattutto nella parte centrale del decennio.
Ed ora, dopo la lunga parentesi musicale con i Cardinals (sembravano inseraparabili) si è deciso finalmente a riprendere il discorso lasciato in sospeso con Gold e Love is Hell, uscendo con il nuovo disco Ashes and Fire, nei negozi l'11 ottobre, prodotto dal sapiente ed esperto Glyn Johns (Eric Clapton, Rolling Stones) .
L'album dovrebbe costituire un ritorno alle soronità più classiche dell'artista, e il primo ascolto in streaming sembra promettere un disco quantomeno discreto, rilassante e d'atmosfera, adatto per un viaggio in macchina verso il crepuscolo di una giornata dura di lavoro, magari venerdì...con l'ispirazione che gira a mille alla caccia del week end perfetto.
E ora, dopo l'avvento in Italia negli ultimi anni di grandi rocker come John Fogerty, Steve Earle, Dave Matthews Band fino a John Mellencamp quest'anno, non ci resta che sperare che anche l'eterna promessa dell'alt rock torni finalmente nel Bel Paese, dove la sua ultima apparizione manco a dirlo risale al tour di Gold del 2001...
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