Un ottimo vino secondo me, tra i più interessanti del territorio.
Gran bel colore, rubino intenso con riflessi granati sull'unghia, ancora molto vivo nonostante cominci ad avere qualche anno.
Il naso è profondo, ampio e di notevole complessità.
Il legno c'è e si sente (12 mesi di barrique nuove), ma per fortuna riesce ad amalgamarsi bene con altri sentori più tipici del vitigno, quali lamponi e frutti di bosco con richiami a frutta più matura come prugne e ciliegie.
Note di noce moscata, viole e sentori balsamici completano lo spettro olfattivo.
Dopo qualche minuto di ossigenazione nel bicchiere, è possibile scoprire note di tostatura più importanti, caffè e cacao amaro.
In bocca la corrispondenza olfatto-gusto è ottima, non delude l'assaggio.
Buon corpo, equilibrio quasi impeccabile, tannino di spessore ma non allappante, retrogusto appagante con finale decisamente lungo impreziosito da note di caffè e mandorle amare.
Un ottimo prodotto, in cantina sui 20€.
Degno di nota, e spesso premiato dalle varie guide, il fratellino minore, il Teroldego Rotaliano Riserva. Campione del rapporto qualità prezzo (sui 10€ circa in cantina), è meno internazionale e ambizioso forse rispetto al precedente, ma rappresenta sicuramente un valido rappresentante del territorio, inizio perfetto per avvicinarsi al vitigno.
Entrambi ideali per formaggi stagionati, salame, cacciagione, arrosti e brasati, risotto al teroldego.
Il secondo va benissimo anche per una lasagna ben "carrozzata", per bistecche o carni alla griglia.
Il secondo va benissimo anche per una lasagna ben "carrozzata", per bistecche o carni alla griglia.
Segnalo inoltre l'evento Rosso d'Autunno, appuntamento eno-gastronomico organizzato dalla Cantina Rotaliana dedicato al Teroldego Novello.
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