Il Serre è fatto con uve Susumaniello in purezza, uno dei tanti vitigni autoctoni italiani recuperati negli ultimi anni, sui quali l'enologia del territorio sta investendo con impegno.
Ci sono molti vitigni al Sud come nel resto di Italia, poco noti ma di indubbie qualità (dal Tamurro in Basilicata, al Maglioppo e Gaglioppo in Calabria, il Susumaniello in Puglia, l'ormai noto Nerello in Sicilia solo per citarne alcuni) che seppur fuori dalle mode e dalle attenzioni del marketing del vino, sono in grado di regalare assaggi di notevole piacevolezza, con la speranza che grazie al costante lavoro dei produttori possano garantire in futuro standard di qualità e tipicità utili per differenziare e personalizzare un mondo del vino che negli ultimi decenni ha rischiato un'indubbia omologazione dei prodotti proposti e dei gusti personali.
Ad ogni modo il Susumaniello (detto anche Somarello Nero) in questione, non delude all'assaggio, conferma le buone impressioni riscontrate in fiera, e mi spinge a curiosare nel nuovo punto vendita della Cantina Due Palme a Milano, occasione interessante per approfondire la degustazione dei vini pugliesi che propone il produttore.
Il Serre è un vino giovane ma ambizioso, rosso rubino acceso con ancora qualche nota violecea, franco e di buona beva pur essendo dotato di un corpo di tutto rispetto.
Molto fruttato (ciliegie e prugne), con note di viola e marmellata a completare le sensazioni primarie.
Spezie dolci (vaniglia e cannella) con sottofondo balsamico e leggere punte di mineralità completano il profilo olfattivo, meno complesso e ampio rispetto alle prime impressioni.
In bocca è morbidissimo, vellutato e dolce tanto da sembrare quasi abboccato. E' un vino particolare, unico in alcune sfumature, ma ben bilanciato da una buona acidità che rende il vino fresco e pulito con un retrogusto amarognolo che rende il finale meno stucchevole e scontato rispetto alla beva, che risulta comunque gradevole.
In bocca è morbidissimo, vellutato e dolce tanto da sembrare quasi abboccato. E' un vino particolare, unico in alcune sfumature, ma ben bilanciato da una buona acidità che rende il vino fresco e pulito con un retrogusto amarognolo che rende il finale meno stucchevole e scontato rispetto alla beva, che risulta comunque gradevole.
Il Serre è una bella donna, da avventura di una notte più che da lenta e ricercata seduzione. Affascina più per le sue curve e la sua bellezza carnale che per il fascino misterioso dei suoi occhi o l'eleganza nel portamento.
Ideale per chi vuole bere vini immediati e pronti, rotondi e senza spigoli.
Buon rapporto qualità prezzo, sui 9/11€ in enoteca.
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2 commenti:
L'ho assaggiato anche io, ma quando le papille gustative erano già inservibili! Come sempre mi fido di te e cercherò di riprovarlo...anche se è come una donna da una botta e via ;)
Sempre belle e interessanti le tue recensioni dei vini, anche per un'astemia come me.
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