sabato 25 febbraio 2012

Alla "Piccola Ischia": Pizza e specialità Napoletane a Milano

Ci sono fondamentalmente due categorie di appassionati di Pizza. Quelli che la amano super sottile, che io chiamo alla "Milanese" ma che in realtà è uno standard di tante località italiane, oppure quelli che la preferiscono alla "napoletana", con la pasta un pò crudina sui bordi, sempre piuttosto soffici e alti, a volte anche ripieni. Inutile dire che io sono per la seconda tipologia, più sfidante, voluttuosa, sexi nelle sue forme e goduriosa nell'incontro con il proprio palato.
Ovviamente adoro anche la "pizza al trancio", quella alta, che possiamo anche considerare un'altra pietanza rispetto alla pizza classica.

A Milano, negli ultimi 10/15 anni sono nate una serie di pizzerie (quasi tutte catene) che millantano di essere specialisti e degni rappresentanti della tradizione Napoletana, che in tema di pizza è un must riconosciuto in tutto lo stivale.
Amando alla follia la Pizza e considerandola una delle più grandi invenzioni della cucina italiana, non potevo ovviamente dispensarmi dal provare più o meno tutti questi "famosi" alfieri della tradizione.

Ieri sera, tristemente privi del nostro simpatico e loquace Sindacalista Informatico, io e il Notaio ci siamo confrontati su temi sociali e crisi economica alla Piccola Ischia, simpatica e affollata pizzeria (catena anche questa) in Viale Umbria 60.
Locale pittoresco, molto in stile marinaresco, con muri dipinti di bianco, azzurro e di paesaggi del
Golfo, nel tentativo di ricreare l'atmosfera originale, con tanto di balconcino sospeso arricchito dalla presenza di un vecchietto che si beve un caffè.

L'offerta di piatti napoletani è vasta, dai classici fritti misti (crocchette, zeppole, pizza fritta, fiori, mozzarella, scamorza ecc), ai panini al forno fino alle bruschette. Noi siamo passati subito alla pizza, che è servita in tre formati diversi: piccola, media e grande. Sbagliando, abbiamo optato per il formato grande, che necessita di circa 6 ore per un'adeguata digestione. Sicuramente molto buona, dalla pasta agli ingredienti di base. Senza dubbio il commento di un vero napoletano sarebbe più autorevole, ma devo dire che a me è sembrata rispondere bene alle aspettative. Una Weizen, Una MacFarland, un caffe, un sorbetto e due grappe e si arriva sereni ai 34€. Ma ormai non ci facciamo più caso..

Almeno una volta vale la pena provare, anche se sicuramente i piatti preparati meritano anche più di un assaggio. C'è da dire che il locale è piccolo, affollato e rumoroso, un pò fastidioso per chi vuole scambiare due chiacchiere in tranquillità.
A dispetto della
tradizione partenopea ci sono una specie di entraîneuse cinese e un omino misterioso che girano tra i tavoli, i camerieri non sono sicuramente il massimo della cortesia e portano lo scontrino al tavolo in anticipo...ma passiamoci sopra.

Per chi ama questo tipo di Pizza, oltre alla catena Piccola Ischia consiglio:

Pizzeria La Taverna
Via Francesco Anzani, 3 20135 Milano
02 59900793
Il Pomodorino
www.ilpomodorino.net
Io ho provato Viale Friuli, Via Solari e Via Morosini e sono OK.
Pizzeria La Cuccuma
Via giovanni pacini, 26 20131 - Milano (MI)
tel: 02.2664945

Voi che pizza preferite? Siete stati già in questi locali o ne conoscete altri da suggerirmi?

Buona Pizzata!

A te logo

5 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Massimino, quando sento odore di pizza perdo il lume della ragione... Ma che bontà, ma che bontà... Le preferisco tutte tranne quella alle verdure perchè ho un'intolleranza ai peperoni. Ma il mio massimo è quella con gongonzola,pomodori ed ananas! Da leccarsi i baffi!!!!!

Massimo ha detto...

Nellina cara, allora condividiamo anche la passione per la pizza!
Anche a me piace l'accostamento con la frutta: pere e zola o cotto e mela.
Provale e dimmi che ne pensi:)
Ma che tipo di pizza preferisci: al trancio, sottile o alla napoletana?
Hai letto l'ultimo editoriale?

un abbraccio

Massimo

claps ha detto...

una delle migliori pizze di Milano, anche se non amo particolarmente i locali in cui devi mangiare in 30 minuti! da buon terrone quando sono a tavola devo stare tranquillo!.
Ps. credo che la catena sia stata comprata dai cinesi un pò di tempo fa.

Luciano ha detto...

Max, come vedi non commento i tuoi autorevoli post ma in questo caso faccio eccezione. Mentre Claps è un terrone trapiantato e oramai ben radicato, io sono un terrone DOC ancora legato alla mia terra. L'altro giorno, approfittando della partita con il Chelsea e del fatto che mia Madre fosse a Napoli, l'ho portata (città deserta svuotata dai disumani che la abitano) a mangiare la Pizza (la P è maiuscola) da Sorbillo al centro storico. Le due scelte divise a metà: pizza con cicoli (il resto della preparazione dello strutto da noi chiamata Sugna), provola e pepe. Seconda pizza: Margherita alla provola. Due Weiss Paulaner, totale 9 euro a persona.

Non c'erano cinesi e al contrario spiccavano un paio di cameriere molto popolane, difficilmente dimenticabili.

Vi prego non mettete robe strane sulla pizza, gli ingredienti ammessi sono pochi.

L.

Massimo ha detto...

@Cla: non li amo neanche io, sono un'eccezione che mi concendo ogni tanto:)
@Luciano: Grande Luciano e benvenuto!
Che onore! Il post era quasi dedicato a te, aspettavo un parere autorevole anche se più ortodosso in materia.
Ma ci sta. Interessante quel locale e che prezzi! Altra vita...
Ci porterai noi un giorno..
Certo tu sei napoletano e non tifi, Cla è lucano, vive a Milano ed è tifoso sfegatato del Napoli...paradossi!

Massimo

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