sabato 7 gennaio 2012

Gita a San Candido: un angolo di Austria in Val Pusteria

Proseguiamo nel viaggio virtuale del capodanno alto-atesino appena trascorso.
Come dicevo nel precedente post, la valle Anterselva, tra le tante frecce presenti nel proprio arco ha anche la vicinanza a due belle cittadine come San Candido e Brunico entrambe in Val Pusteria.
Il 29 dicembre, in una bianca giornata di neve abbiamo trascorso con piacere i venti km di tragitto che separa Rasun di Sotto da San Candido, itinerario scandito dall'ipnotica e incessante nevicata, circondati da un tipico e affascinante paesaggio invernale.
Con la tranquillità delle gomme da neve, e l'organizzazione dei sudtirolesi, andare in giro in macchina sotto la neve è piacevole e non particolarmente ardito.

Alcuni tratti sono davvero suggestivi, mi vengono in mente gli imponenti boschi di pini e abeti ricoperti di neve ai limiti della strada o la ferrovia all'entrata di San Candido, paesaggi a cui il bianco dà un tocco di mistero e di evocazione di un passato lontano che spesso nasce nel nostro immaginario attraverso la lettura di libri o la visione di qualche fim, che narrano storie del nostro paese o di luoghi lontani mai visitati, intrighi senza tempo, passioni ed episodi che hanno scritto la storia.

A San Candido si respira aria di Austria. Forse perchè si è molto vicini al confine, o forse perchè il paese dalle case agli abitanti ci ricorda chiaramente che un tempo questo territorio aveva altre ambizioni.
Il borgo è delizioso, farci un giretto prima di pranzo curiosando tra angoli tipici, monumenti, negozietti di moda e alimentari è davvero piacevole, in particolare grazie all'atmosfera silenziosa della neve che enfatizza ulteriormente la pace e il relax donato ai turisti dalle montagne che circondano il comune.

Tra i monumenti non posso non citare la Collegiata di San Candido, il più importante monumento romanico dell'Alto Adige, la Chiesa del Convento dei Francescani restaurata negli anni 90 e la bella Chiesa Parrocchiale di San Michele, posizionata proprio in centro nei pressi del negozio Thun.
In quei giorni proprio lì a fianco alla chiesa un enorme statua di due angioletti Thun capeggiava all'aperto come attrazione turistica per fotografi.

Interessante la presenza del museo Dolomythos, patrimonio Unesco interamente dedicato alla genesi delle montagne e ai suoi primi abitanti.

Per i turisti alla ricerca di qualche ricordo enogastronomico consiglio il Maso dello Speck, vero forziere di leccornie sudtirolesi da portare a casa: speck, wurster, canederli, salumi tipici, schiacciatina tirolese ecc
Altro negozio formidabile è la pasticcieria-dolcificio adiacente al museo delle dolomiti, un vero e proprio emporio di perdizione e peccato. Non entrateci con i bimbi!
Caramelle in tutte le salse, cioccolata di tutti i tipi, torte, vini da dessert e altre tentazioni per la gola.

Per il pranzo c'è solo l'imbarazzo della scelta, numerosi sono i ristoranti, i bistrot o le baite nel circondario valide per un pranzo tipico o anche solo per una pizza.
Noi abbiamo optato per l'ottimo Senfter's, cafè Bistrot accogliente e ricercato ma dall'ottimo rapporto qualità prezzo.
Volete un ambiente caldo con camino, tetto con travi di legno, muri in pietra e atmosfera da locanda di una volta senza rinunciare alla comodità di morbide poltrone? L'avete trovato!
Il Bistrot è adiacente all'ottimo punto vendita della storica macelleria Senfter, dove potrete trovare tutti i prodotti citati in precedenza oltre a vari tagli di ottima carne italiana da portare a casa (se in partenza o in vacanza in proprio appartamento).
Al Cafè è possibile consumare un pranzo sostanzioso basato essenzialmente sui must del cucina del territorio: canederli in brodo o in tris, gulash con canederli o polenta, carne di cervo, cotoletta alla milanese (specialità della vicina Austria), zuppa di zucca, piatti di speck, uova con speck, wurster con patatine, frittata di mirtilli e cosi via...

Uscirete più forti che mai, pronti per una selvaggia battaglia di palle di neve o una comoda foto davanti ad un enorme pupazzo.


A te logo


4 commenti:

guidaus ha detto...

Descrizioni davvero suggestive, passeggiate in luoghi affascinanti a portata di canederli e gulash...

Massimo ha detto...

Dovresti farci un giro caro Guido..qualche dritta su questo Blog la troverai sicuramente:)

Granduca di Moletania ha detto...

Innichen, mi sembra questo il nome in tedesco di San Candido, è veramente stupendo.
Ho avuto occasione di visitarlo ormai tanti anni fa, per il matrimonio di un mio amico.
Non posso dire lo stesso dei suoi abitanti, che in quell'occasione sono stati veramente più che glaciali. San Candido comunque merita veramente una visita : tutto quello che hai scritto è pura verità.
Altro luogo da visitare nel periodo natalizio, saltando di quà e di là dal confine austriaco.
Bellissimo.

Massimo ha detto...

Innichen yes, e Bruneck è invece il nome di Brunico.
A me è piaciuta molto e quel gg (lo scorso 29 dicembre) la neve ci ha messo il suo.
Un matrimonio li? Spettacolo.
Gli alto-atesini sono sicuramente particolari, a volte ti sorprendono e a volte sono freddi e tirati..anche se li al dire il vero siamo praticamente in Austria..:)

Un saluto

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